lunedì 24 novembre 2008

piccoli ritocchi




La faccia sta prendendo forma.

Ho gia' fatto la prima cottura a 120 gradi per 20 minuti ,ho passato un po' con carta vetrata sottile e aggiunto ancora pasta dove mi sembrava fosse necessario.

mercoledì 19 novembre 2008

prima imbastitura




Penso che sia giunto il momento di cuocere un po' il lavoro,l'importante e' che le proporzioni ci siano .Continuando a aggiungere o modificare varie zone del viso per cercare di farlo piu' carino rischio di migliorare da una parte e peggiorare dall'altra,in quanto la struttura e' ancora abbastanza modellabile .

domenica 16 novembre 2008

Dalla foto al modello 3d scultura

Dopo tanti tentativi per realizzare un volto 3d senza andare ad occhio,finalmente sono riuscito a scoprire un metodo semplice che da' la possibilita' di ottenere proporzioni perfette dal modello reale a quello artificiale.


In un quadro 2d,il ritratto da una fotografia e' relativamente piu' semplice,basta trasferire l'immagine in una griglia riportata sulla tela .


Nel 3d si complica in quanto oltre alle 2 dimensioni verticale e orrizzontale abbiamo anche la profondita'.Una domanda puo' sorgere :perche' tutte queste misure,se vuoi riesci ugualmente a imitare il soggetto;secondo me sono molto pochi gli scultori capaci di avere un occhio cosi' preciso da riuscire ad ottenere poi un volto che sappia dare l'espressione alla creazione.Basta sbagliare 1 mm in certi punti per fare stonare tutto il lavoro e non dare quel qualcosa(io la chiamo anima del soggetto)che ti fa rimanere un attimo a bocca aperta dallo stupore nel vedere che il soggetto imitato e' proprio lui.Quello che voglio dire ,un conto e' fare un volto che bene o male ha 2 occhi,il naso,la bocca ecc....,una faccia salta sempre fuori piu' o meno assomigliante(e di queste se ne vedono parecchie in giro),un conto e' fare un volto che per un attimo ti faccia quasi impressione perche' sembra vero.


Naturalmente questo sarebbe il mio intento,non e' detto che poi ci riesco,pero' ci voglio provare e per aiutarmi ho appunto ideato questo sistema.


Comincio facendo delle foto al volto,ma gia' questo passaggio e' importante.
Le foto devono essere fatte alla medesima distanza dal soggetto da fotografare.Io,ad esempio,le ho scattate tenendo le braccia distese in maniera da avere esse come riferimento.
Poi bisogna scattarle almeno una frontale,una lato destro e lato sinistro.
Molto utile e' utilizzare una sedia girevole come appoggio quando si deve fare lefoto nelle varie dimensioni.Piu' abbiamo dimensioni,meglio e',ma gia' le 3 di base sono sufficienti.


In questo caso ho preso come spunto il mio.


Per avere dei punti di repere in seguito,ho eseguito dei punti in varie parti della pelle con la matita per trucco.














Che schifo!Va be..che ci vuoi fare.
Procurarsi Paint shop pro o programmi similari ,caricare la foto e con lo strumento zoom adattare l'immagine alle dimensioni reali.
Esempio:se l'occhio reale misura 4 cm ,fare in maniera che pure l'occhio della foto sia 4 cm risultando,sempre come esempio,47% zoom.
A questo punto ,dobbiamo stabilire che dimensione vogliamo fare la nostra scultura,se fare una miniatura oppure un busto o addirittura piu' gande dell'originale,tutto e' possibile.
Mettiamo che la vogliamo 2\3 del reale.
Semplice....47% :3 x 2 = 31%
Ecco ottenuta la copia grandezza scultura!

sabato 8 novembre 2008

Dalla foto al modello 3d scultura

Finalmente sono riuscito a capire come fare!
Si,pero' adesso non ho tempo di scrivere tutto quanto,lo faro' uno di questi giorni.

martedì 30 settembre 2008

Eccolo finito!


Che ne dite?

verso la fine...del lavoro






Visto che mi sono fermato con l'attivita' sportiva per qualche giorno causa una cistite,provo a fare qualcosa anche per finire questo robo che ormai sta facendo la muffa e capisco che poi ci si stanca,sia io che voi che lo seguite o almeno ...lo seguivate.





Vorrei inserire qualche amante del sole in pasta di mais,qui se ne vedono alcuni ,in un vaso in fimo



che si appoggia su di una fontana in polistirolo rivestita di un sottile strato di gesso e dipinta con colori ad olio e fornita di un rubinetto sempre fatto in fimo.

Vorrei appoggiarci sopra al rubinetto Chicco (il mio canarino),ma fatto pure lui in fimo.




























giovedì 11 settembre 2008

10 puntata

Per abbellire ancora il quadro,le previste 10 puntate sono aumentate un po',non so quanto...non come dice Anna di migliaia,penso 4-5.
Ho pensato di unire assieme alla pittura e alla pasta di mais pure il fimo e il polistirolo-gesso,peccato che non avendo l'adsl non riesco a mettere le foto o meglio,con l'analogica riuscirei ma con dei tempi che mi passa la voglia.
Intanto le foto le ho scattate e le mettero' appena mi ridaranno l'adsl.

giovedì 28 agosto 2008

9 puntata



Per far si che gli steli stiano attaccati al quadro senza rischio che col tempo cadano,metto un fil di ferro .Eseguo due buchi e infilo il filo di ferro con il rametto e stringo le estremita' dalla parte dietro del quadro.

















Faccio la composizione come meglio mi aggrada e aspetto posando il quadro come da foto.













sabato 23 agosto 2008

9 puntata


In questo momento estivo,

ogni tanto mi accingo a fare qualcosa per un paio di orette,ora sono messo cosi'...un bel casino !

sabato 16 agosto 2008

8 puntata







Piano piano inizia a prendere vivacita'.Direi che ora posso riprendere i fiori di ibisco mentre si asciuga il quadro.

mercoledì 13 agosto 2008

7 puntata

Cerco di migliorare le sfumature delle nuvole,giocando con sovrapposizioni di bianco che sfumo verso il cielo con pennello morbido per non ottenere linearita' nei bordi della nuvola che darebbero innaturalezza(Le nuvole spazzate dal vento non sono mai nitide),e di blu-viola-bianco che sfumo pure quelle.








Dina e' molto interessata!Diventera' una pittrice pure lei a forza di guardarmi.

martedì 12 agosto 2008

6 puntata

Questa foto dovra' darmi l'idea dello sfondo del mio lavoro
Inizio ad andare avanti con il dipinto,partendo da una uniforme e tirata stesura di bianco titanio con pochissimo diluente su tutta la superficie.

La prova che sia tirato bene basta con il polpastrello toccare il bianco steso e vedere che rimane un po' sporco il dito ma non scompare il bianco sulla tela.Si puo' allora cominciare a pennellare con il blu sopra cercando di avere un andamento cris -cros,a zig-zag.In questa maniera il bianco tende a miscelarsi al blu e in base ai colori scelti si ottiene una sfumatura eccellente.Questa tecnica si chiama dipingere sul bagnato.
Dal momento che il quadro e' grande,100 x 70,i pennelli da usare per queste operazioni sono grandi.Per la stesura del colore bianco iniziale va bene una pennellessa tipo quella della foto,per il blu puo' andare piu' piccola ma sempre pennellessa,poi per questa fase di uniformita' si ritorna alla grande,ben pulita e asciutta.La pennellata deve essere morbida e regolare,fino a che non si nota che i colori si sono perfettamente amalgamati.


















Ho messo un po di bianco e un po' di bianco-blu-per formare le nuvole in maniera marcata e aspetto un paio di orette.
Con questo pennello morbido sfumo in maniera circolare verso il cielo il colore non ancora indurito ma gia' sufficentemente lavorabile.
Ora attendo che si asciughi un po' per ulteriori miglioramenti.

sabato 9 agosto 2008

5 puntata

Spiego come faccio a dipingere il fiore:prima stendo una prima mano di colore dominante cercando di uniformarlo il piu' possibile con un pennello morbido.Il colore deve essere non troppo diluito.
















Dino,il mio pappagallo cenerino,spesso mi guarda e vuole pure lui imitarmi.


























Aggiungo subito fopo il bianco dal centro verso la meta' del petalo,sfumando il tutto .Poi aggiungo il blu nei bordi estremi e li sfumo verso il centro.
Ora li lascio asciugare.
Anche Meg attende impaziente.

giovedì 7 agosto 2008

4 puntata



Non ho resistito nel vedere come potevano venire i fiori uniti.

Ho usato fra petalo e petalo il cianoacrilato come colla e per il pistillo la colla vinilica.

Se si vuole rendere piu'

raccolto il fiore si puo' appoggiare il tutto dentro una tazzina quando ancora non e' completamente indurito.

giovedì 31 luglio 2008

3 puntata


In questi giorni ,dovro' solo fare tanti petali e tante foglie,anche di altre dimensioni .Quando ne avro' fatte a sufficenza,passero' alla fase di assemblaggio.

mercoledì 30 luglio 2008

2 puntata


Per stendere la pasta di mais uso questo strumento,sia il legno della tavolozza che il cilindro rotante devono essere asciutti.





Ottenuta una discreta sfoglia la si mette sullo stampo e con il dito si fa' aderire per bene,ottenendo lo spessore voluto.Se la pasta e' fatta bene,si puo' arrivare anche a decimi di mm,quindi molto sottile,come carta.









Senza nessun problema di aderenza si stacca il petalo di pasta e come si vede i solci rimangono bene impressi e in maniera naturale.










Con un bisturi,cutter o altro,possibilmente tagliente,si incidono i bordi per ottenere la forma voluta.











Importante ora ,senza aspettare troppo per non fare essicare la pasta,comprimere con le dita tutto il bordo del petalo in maniera da farlo terminare sottilissimo,che a essicatura avvenuta conferira' una naturalezza sorprendente.Il top dell'esucuzione e' di comprimerlo con il dito avvolto in cellofan per non fare venire l'impronta dei polpastrelli sulla pasta.


I petali dell'ibisco sono molto ondulati e quindi e' necessario imitare queste pieghe con ancora la pasta ben elastica.Si puo' usare svariate tecniche,con l'aiuto delle mani o con manici di pennello o stuzzicadenti(sono i primi che mi sono venuti in mente);avento davanti un petalo vero ,lo si puo' copiare alla perfezione .









Ecco un esempio di come puo' venire,ma le possibilita' sono infinite.














Un consiglio e' di mettere sempre dentro al sacchetto di plastica dove si tiene la pasta di mais i pezzetti che rimangono dopo i tagli dei petali,in maniera che si possono riutilizzare.Se rimane all'aria per qualche minuto non e' piu' adatta .




Quando di preleva un pezzetto dal sacchetto per fare un petalo,se si nota che si e' indurita si puo' aggiungere della crema nivea a piacimento fino a renderla di nuovo malleabile.